La campagna”Welcoming Europe. Per un’Europa che accoglie” si pone tre obiettivi: decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per i rifugiati, proteggere le vittime di abusi.


Il 19 aprile 2018, a Roma, è stata ufficialmente lanciata la campagna “Welcoming Europe, per un’Europa che accoglie”, un’iniziativa di cittadini europei per chiedere alla Commissione europea di scrivere una legge comune europea sulla gestione dei flussi migratori e sull’accoglienza, sulla base di tre punti:

  • decriminalizzare la solidarietà dei cittadini europei che assistono i migranti;
  • creare nuovi canali umanitari per i rifugiati;
  • proteggere le vittime di abusi.

L’iniziativa dei cittadini europei (ICE) è uno strumento di democrazia partecipativa con cui si invita la Commissione europea a presentare un atto legislativo in materie di competenza Ue. L’obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme in un anno in almeno sette Paesi europei. La proposta è stata registrata alla Commissione europea nel dicembre 2017 ed è stata approvata il 14 febbraio 2018. Tra i promotori italiani dell’iniziativa ci sono: Focsiv, Radicali italiani, Arci, Asgi, Arci, Action Aid, A buon diritto, Cild, Oxfam, Fcei, Casa della carità, Cnca, Agenzia scalabriniana per la cooperazione e lo sviluppo, Legambiente, Baobab experience.

Oltre che in Italia, si sono costituiti comitati promotori in Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.

I tre punti della proposta

⇒ SALVARE VITE NON E’ UN REATO

Decriminalizzare la solidarietà.

La campagna ripropone la riforma della direttiva c.d. “facilitazioni” 2002/90/CE – che definisce il favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno illegali – per impedire la criminalizzazione di atti umanitari da parte di volontari e attivisti nei confronti dei migranti come sempre più spesso accade.

In Italia, oggi, non viene distinto chi favorisce l’immigrazione clandestina a scopo di lucro da chi compie questo reato a scopo umanitario.

LIBERI DI ACCOGLIERE I RIFUGIATI

Creare passaggi sicuri e ampliare i programmi di sponsorship privata rivolti ai rifugiati.

Si propone di modificare il Regolamento n. 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il FAMI (Fondo Asilo, migrazione e integrazione), per incrementare i fondi, modificare il sistema di finanziamento e allargare ad attori della società civile la possibilità di fare da sponsor per l’ingresso in Europa di rifugiati.

I privati, le associazioni, le organizzazioni potrebbero farsi carico dell’accoglienza di rifugiati e del percorso d’integrazione dei rifugiati.

I DIRITTI UMANI SONO INVIOLABILI

Proteggere le vittime di abusi e rafforzare i meccanismi di tutela e denuncia in caso di abusi, sfruttamento e violazioni dei diritti umani. Garantire l’introduzione di canali di accesso per lavoro.

L’iniziativa propone di implementare le misure già previste per garantire alle vittime di abusi, violenze, sfruttamento, al di là del loro status, accesso alla giustizia e una tutela effettiva e meccanismi accessibili ed efficaci di denuncia e ricorso. In particolare, nel caso di abusi da parte della Guardia di frontiera e costiera europea, dal personale degli stati membri o di paesi terzi coinvolti nelle operazioni ai confini esterni, per una gestione finalmente comune delle frontiere nel rispetto dei diritti umani. Si chiede inoltre di portare a compimento l’introduzione di canali di accesso per lavoro, anche non qualificato, a livello europeo.

Molte persone non denunciano, perché sono ricattabili e hanno paura di essere espulse.

Una volta raccolte le firme, la proposta sarà presentata alla Commissione europea, che dovrà a sua volta scrivere e promuovere una norma europea da sottoporre all’approvazione del parlamento e del consiglio. La commissione non è obbligata a tener conto dell’iniziativa dei cittadini.

Il TESTO integrale della PROPOSTA è disponibile sul sito: www.welcomingeurope.it

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